La manifestazione sportiva promozionale/pre-agonistica prevede l’esecuzione di riprese di Dressage, specialità della disciplina Olimpica Equitazione, (dal francese: raddrizzamento/addestramento) è una disciplina equestre, riconosciuta dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano e dal Comitato Italiano Paralimpico (Paradressage), che viene anche chiamata gara di addestramento, in quanto cavallo e cavaliere eseguono movimenti prevalentemente geometrici (detti arie).
La manifestazione prevede gare promozionali e pre-agonistiche di vari livelli (difficoltà) rivolti ad atleti di tutte le età; per ogni livello sono previste delle riprese indicate nel Regolamento CSAIn della manifestazione. All’interno della manifestazione stessa è prevista anche una gara promozionale dedicata agli atleti diversamente abili che frequentano centri di Equitazione Integrata i quali si metteranno alla prova riguardo le capacità di gestione del cavallo secondo Regolamento CSAIn.
Al termine della manifestazione competitiva sarà svolto un saggio da parte degli atleti normo dotati e diversamente abili non ancora in grado di cimentarsi in attività competitive.
La selezione degli atleti e la scelta delle riprese da effettuare durante le competizioni promozionali/pre-agonistiche e durante il saggio sarà effettuata dai tecnici responsabili delle A.S.D. iscritte alla manifestazione.
Tutte le attività saranno valutate e giudicate da apposita e qualificata Giuria.
La pratica del Dressage richiede da parte dell’Atleta grande sensibilità e disponibilità a creare una perfetta sintonia con il cavallo ed una particolare capacità di conoscere le possibilità e la disponibilità del proprio cavallo nella progressione della difficoltà degli esercizi.
Il programma tecnico prevede l’esecuzione di riprese di varie difficoltà da parte degli atleti in base alle capacità, con una classifica finale al termine della seconda giornata di gare.
L’iniziativa parte dalla valutazione oggettiva che bambini ed adolescenti hanno visto venire meno quelli che erano i loro principali punti di riferimento quotidiani: la scuola, i contatti amicali, lo sport e le attività ricreative, la famiglia estesa. La routine quotidiana rassicura bambini ed adolescenti che, differentemente dall’adulto, affrontano ancora la loro crescita da un punto di vista scolastico ed evolutivo; questa si configura, anche in una condizione di normalità, come una fase di “fisiologica insicurezza”. La pandemia ha amplificato in bambini e adolescenti tale insicurezza, proprio per le dimensioni di riferimento venute meno e per il pericolo dell’ignoto, che hanno dovuto affrontare. Il contatto sociale, sia attraverso l’esperienza gruppale sia individuale, è necessario alla buona crescita del giovane. Ulteriore dimensione che viene a mancare è quella ludica- sportiva, questa, attraverso i suoi molteplici significati (il poter apprendere delle regole e dei limiti, o valori come l’amicizia, la solidarietà, l’autodisciplina, la fiducia in sé stessi, il lavoro di squadra) garantisce una crescita armoniosa sia da un punto di vista fisico sia psicologico. Da un punto di vista sociale vediamo come la pandemia ha impattato da un punto di vista economico e organizzativo sulle famiglie che hanno visto venire meno i supporti esterni cui facevano riferimento trovandosi a dover tenere in equilibrio figli- lavoro- famiglia, con sacrifici importanti.
All’interno di queste problematiche si inserisce la volontà del confronto e della socializzazione tra realtà diverse accomunate dalla stessa passione: il cavallo.
Informazioni Trofeo Dressage 13 e 14 Ottobre